venerdì 31 ottobre 2014

PICCOLO RICCIO NON VUOLE DORMIRE e... dicono di noi

"Non voglio dormire! Non voglio dormire! Voglio giocare sempre, sempre, sempre". 
Una delle storie che abbiamo proposto ieri mattina, nel corso delle letture ad alta voce in classe - nell'ambito del progetto Libriamoci - è stata quella di un piccolo riccio che proprio non ne voleva sapere di andare in letargo.
Poco gli importavano le leggi della natura: lui aveva solo voglia di giocare e non poteva certo perdere tempo a dormire. 
Così, certo di trovare qualcuno pronto a dargli man forte, ha bussato alla porta delle tante di tanti amici che, però, hanno declinato l'invito perchè in procinto di mettersi a nanna fino alla primavera successiva.

Riuscirà il piccolo riccio a trovare compagnia? Riuscirà qualcuno a convincerlo che è nella natura delle cose che determinate specie di animali in autunno vadano in letargo?

L'abbiamo scoperto insieme ai bambini che ci hanno ascoltati mentre cercavamo di dare voce alle emozioni del piccolo riccio e di tutti gli altri personaggi che, nel libro PICCOLO RICCIO NON VUOLE DORMIRE gli gravitano attorno.
La storia è simpatica, il riccio è un bel tipetto ed i bambini si sono rivisti parecchio in quel cucciolo: anche loro non vorrebbero mai smettere di giocare e considerano quello dedicato al sonno come tempo sprecato e sottratto al gioco. 
Il libro ha delle grandi illustrazioni ma non è di gran formato: sono illustrazioni dai caratteristici colori autunnali che richiamano il periodo che stiamo vivendo.

Un momento della lettura in classe. Piccolo Riccio protagonista
Qualcuno ha manifestato delle perplessità su una storia di questo tipo perchè parla del letargo, del sonno e non è movimentata come lo sono altre (più divertenti) che abbiamo proposto ma, alla fine, abbiamo visto che ai bambini è piaciuta e i personaggi gli sono risultati simpatici.

Per questo Venerdì del libro, dunque, proponiamo una storia dai colori e suoni autunnali, adatta per capire le abitudini di certi animali e cosa la natura chiede in questo periodo dell'anno.

Per agevolare la lettura, visto che eravamo in diversi a leggere, abbiamo fatto delle fotocopie ed abbiamo mostrato il libro alla fine ai bambini...


Oggi i giornali tornano a parlare di noi... che bella soddisfazione!!! Non per vanità personale, non è questo il punto... Ma vedere che i media sono propensi a dare spazio a notizie di questo tipo, notizie di carattere culturale e non sempre e solo notizie di tragedie o di politica bhè... è buona cosa, no?
* Stefania*

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