
Ci siamo resi conto che non sarà sufficiente leggere.
Eh no, perchè davanti ai bambini non si può andare impreparati ed anche se saremo emozionatissimi dovremo cercare di non darlo a vedere. Perchè poi i bambi, si sa, sono molto acuti e sono capaci di capire subito se il proprio interlocutore merita fiducia ed attenzione oppure no.
Le prove sono importanti: soprattutto tenendo conto che siamo alle prime armi e alla primissima esperienza non possiamo permetterci di improvvisare. Non che non lo si possa fare, ci mancherebbe, non ci sono certo divieti in tal senso. Il punto è che improvvisare potrebbe voler dire iniziare a balbettare, a sudare freddo e a cadere nel panico perdendo così l'attenzione dei bambini conquistata, magari, con tanta fatica. Ecco, dunque, che provare davanti ad altre persone (magari dopo aver letto ad alta voce anche a casa, davanti ad uno specchio per fare anche le giuste espressioni) è importante.
Non dovremo perderci in chiacchiere: perchè poi va a finire che si parla di tutto e di più lasciando solo l'ultima parte della serata per provare... quando si è già a notte fonda, si fa sentire la stanchezza di un'intera giornata di lavoro e si inizia ad avere una certa fretta di andare a letto.
Dovremo metterci nei panni dei piccoli uditori e pensare a cosa vorremmo sentire (e come) se fossimo noi i bambini in ascolto:
* non certo un narratore piatto.... che legge senza sentimento e racconta tutto con un unico, piatto, tono di voce;
* non certo qualcuno che si renda eccessivamente ridicolo.... perchè va bene interpretare ma l'esagerazione stroppia;
* non certo qualcuno che sussurri ciò che legge quando ha davanti a se bambini piccoli in numero consistente: i bimbi fanno già fatica a restare attenti ed è facile che si distraggano... tanto più se non si tira fuori la voce.
Dovremo essere capaci di stupirli, meravigliarli, fargli amare i nostri personaggi. Il tutto, affinchè tornino a casa e raccontino con entusiasmo della nostra presenza in classe e non come un fastidio o come una presenza ingombrante.
Ce la faremo?
Quello che è certo è che ce la metteremo tutta!
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